La raccolta di Annalisa Ciampalini sa toccare le corde del cuore umano in modo tale che il lettore nei suoi versi può leggere se stesso, perché il dolore di un rifiuto sentimentale è patrimonio di ogni persona.
Non diario, quindi, ma ricerca introspettiva finalizzata alla ricostruzione di una vicenda destinata a segnare in profondità la poetessa. Troviamo nella nudità di uno stile composto e vibrante un’esperienza, tesa tra il desiderio di realizzazione assoluta e il limite dell’accadere, tra gli attimi di felicità e lo strascico di periodi consacrati al disfacimento, tra la vitalità della speranza e la delusione letale.
La scrittrice non rievoca solo una vicenda personale, ma coglie l’aspetto più profondo del nostro essere, catena di un percorso biologico, destinato però a superarlo nella tensione verso una realizzazione completa, perfetta, assoluta, al di fuori del tempo e dello spazio.